Alla fin fine rimango sempre la solita instancabile e patetica romanticona che lascia evaporare la sua razionalità in film come Pretty Princess o Cinderella. Destino ha voluto che passassi il sabato sera al cinema con le mie compagne d’avventura a guardare estasiata il film disney di Cenerentola con Lily James nel ruolo della protagonista e Richard Madden come principe azzurro. Premessa: ero contraria alla visione per le seguenti ragioni:
1)Mi mettete una finta bionda…a fare Cenerentola. Può darsi che sia bionda naturale ma le sopracciglia scure no, nonono, non le accetto. Mi sarei aspettata una sventola di principessa Disney e invece Lily James come scelta mi ha lasciata un po’ perplessa.
2)Il principe di cui non si è mai venuto a sapere il nome nel film viene chiamato come un personaggio di American Horror Story, ma la cosa che forse mi ha deluso, al primo impatto è stata che mi sarei aspettata, anche qui, un pezzo di principe bello da far schifo. E se qualcuno dice “come Jamie Dornan” che se ne vada immediatamente dal mio post.
Gli unici due motivi che avevo inizialmente di spendere otto euro per la storia di Cenerentola erano Helena Bonham-Carter e Cate Blanchett,
meravigliose nella parte rispettivamente della svampita fata madrina e della crudelissima matrigna.
E invece sono uscita dalla sala con una sensazione piacevole sottopelle! E non c’è cosa migliore che possa fare un film, lasciare quella sensazione di favola conclusa col lieto fine ma destinata a continuare, come guardare il tramonto che inaugura il termine di una bella giornata. Fatto sta che mi sono ricreduta. Lily James non sarà l’esatto prototipo di bellezza tipo ma l’ho trovata realisticamente graziosa, una perfetta Cenerentola, buona e gentile e dolce ma forte. Bravissima, mi è piaciuta molto. Mentre Kit, il principe, si è rivelato di una bellezza genuina e confortante, i suoi due grandi occhi azzurri e il suo sorriso infantile l’hanno reso più umano e meno fiabesco ma con un retroscena così allegro da far sentire come bambini che sentono la storia per la prima volta. I momenti in cui i due piccioncini si incontrano fanno sorridere ed emozionare. Non vengono dipinti un principe ed una principessa, ma anzi Branagh (il regista) ha voluto dare alla storia una lettura più semplice senza essere banale, più dolce senza essere smielata, ed incantevole senza risultare forzata o troppo fiabesca. Ella e Kit provano un profondo affetto e sembrano ragazzini che incontrano per la prima volta qualcuno che fa loro battere il cuore e si vede dalla gioia che sprigiona dai loro sguardi, sempre.
In sintesi Cinderella mi ha messo estremamente di buon umore e questo mi basta per dire che è un film molto carino!
Ora che ho visto un lieto fine così lieto non sento nemmeno l’esigenza di trovare un partner (se fa per dì) perché mi basta vedere la felicità nella vita degli altri, quasi mi basta vederla allo schermo e guardare, come Cenerentola, il mondo non come è ma come dovrebbe essere. Per cui forse non serve qualcuno con cui condividere il proprio tempo, non serve per forza qualcuno che ci piaccia. Per ora mi basta avere qualcosa che mi piace e mi appassiona e innamorarmi della bellezza che riaffiora così spregiudicatamente dal nulla.
Camilla