-Ciao.
-Ciao.
-Ciao.
-Ciao.
-Ciao.
-Avrei una certa fretta.
-Sisi anch’io.
-E allora perché mi hai salutato.
-Mi sono accorto di avere fretta che oramai mi ero impegolato in una conversazione di un certo spessore.
-Ma ci siamo solo salutati.
-È…
-“Ciao” non è di spessore.
-Beh però rende l’idea di prologo, di ouverture.
-A cosa?
-Allo spessore.
-Non direi.
-Di fatto stiamo conversando in modo…ehm…spesso.
-Nel senso che siamo grassi?
-Si beh anche per questo.
-…
-Ma tu non avevi fretta?
-No, era una scusa.
-…
-Per non impegolarmi in una conversazione di spessore.
-Allora avresti dovuto salutarmi.
-L’ho fatto.
-No, intendo congedarti.
-Ah no, quello non l’ho fatto.
-Vedo.
-E adesso?
-Ti va un caffé?
-Ma ho fretta.
-Anch’io.
-Vada per il caffè.
Camilla