Oggi, dopo la pasta ricotta e spinaci di mia nonna la voglia di vivere mi ha assalito con la stessa violenza di uno sputo che ti ritorna in faccia col vento.
Dopo aver dormito alcune ore mi sono guardata l’A.S.S.O, l’apoteosi dell’americananza. Avrei potuto leggere Hannah Arendt una volta consumata questa triste esperienza adolescenziale e invece credo che mi guarderò Dirty Dancing per chiudere in bellezza. Ultimamente sento che piangerei per qualsiasi cagata vagamente sentimentale, ma se piango per Dirty Dancing, lo giuro, chiudo il blog. Perché io ho una dignità.
Inizio il film e vorrei tanto sapere cosa cazzo significa la frase iniziale “era l’estate del *n0nmiricordolanno*, prima della morte di Kennedy . Tutti mi chiamavano ancora Baby e a me non dispiaceva affatto”. 1) Ma perché devi mettere in ballo Kennedy? Tutto il film è incentrato su delle gnocche che ballano e tu fai la premessa parlando di Kennedy? Chissà che aspettativa della madonna si saranno creati tutti! 2) Baby…che soprannome del cazzo. Come fa a farti piacere che ti chiamino così?
Passiamo alla scena in cui sono al ristorante. E spiegatemi perché tutti mangiano normalmente mentre lei deve mandare i suoi avanzi in Asia? Io avrei avuto a malapena un osso mangiucchiato da dargli.
Dopodiché a me piace più Robbie di Johnny. Anche se è un po’ una merda.
Che poi in questo film non è propriamente che ballano, copulano.
E concludo dicendo che Baby è il personaggio più inutile, insipido e stupido che potessero scegliere come protagonista, l’unica cosa suggestiva è che più impara a ballare, più si veste da mignottone.
E detto questo, me ne vado.
Camilla